venerdì 28 febbraio 2020

LAGO DEL SALTO-RIETI-LAZIO.
Il lago del Salto è il più grande lago artificiale del Lazio, situato in provincia di Rieti e creato nel 1940 dallo sbarramento del fiume Salto con la diga del Salto e la conseguente sommersione dell'omonima profonda Valle nel Cicolano.

Le sue acque sono condivise con quelle del vicino lago del Turano, altro bacino idroelettrico, mediante un canale artificiale lungo circa 9 km sotto la giogaia del Monte Navegna (1508 m s.l.m.). I due bacini artificiali del Salto e del Turano alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, costruita nel 1942 a servizio delle acciaierie di Terni

Fonte Wikipedia.
Il lago di conformazione molto allungata, all'apparenza come un enorme fiume o fiordo, e dall'importante perimetro per via anche della linea costiera molto frastagliata, segue fedelmente la stretta conformazione dell'omonima Valle del Salto ed è compreso prevalentemente nel comune di Petrella Salto, ma parte delle sue acque ricadono anche entro i confini dei comuni di Pescorocchiano, Fiamignano, Varco Sabino e Marcetelli.

Per la sua realizzazione sono stati cancellati e ricostruiti sulle sponde i centri abitati di Borgo San Pietro, Teglieto e Fiumata, frazioni di Petrella Salto, e Sant'Ippolito, frazione di Fiamignano. Di questi si ricorda il primo come marginale esempio di architettura razionalistica italiana in una provincia durante il Fascismo segnata prevalentemente da interventi rurali e forestali.

La diga del Salto e sullo sfondo Poggio Vittiano, frazione di Varco Sabino
Una grossa lapide incisa nella roccia presso la Diga del Salto, situata nel bordo nord-occidentale del lago, ricorda le vittime per la costruzione del possente sbarramento cementizio alto oltre 90 m, all'epoca della sua costruzione la diga più alta d'Italia.

Tutta la valle del Salto in corrispondenza del lago è coperta da fitti boschi lungo le pendici montuose dei monti che diradano bruscamente sul Lago.

Fonte Wikipedia.

La fauna ittica è composta da elementi alloctoni o di ripopolamento: carpa, carpa erbivora, tinca, trota, anguilla, cavedani, carassi, gardon, breme, alborelle, persico reale e luccio, persico trota, persico sole, siluro, scardola.

Fra i crostacei sono presenti il gambero turco e il gambero americano.

Gli accessi stradali primari sono attraverso la Strada statale 578 Salto Cicolana sia provenendo da Rieti sia dalla A24 "Roma-Teramo" attraverso l'uscita "Valle del Salto". Accessi stradali secondari montani provengono dal territorio abruzzese (Tornimparte), dalla bassa Sabina (Lago del Turano), dal carseolano (Pietrasecca) e dall'abitato di Torano-Grotti. Avrebbe dovuto servire la zona anche la ferrovia Rieti-Avezzano, più volte progettata prima della creazione del lago, ma mai realizzata.

Presso i paesi di Fiumata e di Borgo San Pietro (entrambi lungo le sponde settentrionali) è possibile accedere alla costa attraverso spiagge attrezzate e balneabili che permettono anche il noleggio di attrezzature turistiche quali ombrelloni, sdraio, pedalò e canoe.

Negli ultimi anni il bacino è diventato un importante punto di riferimento per gli amanti del wakeboard. Alcune prestigiose gare nazionali e internazionali, tra cui i campionati Europei, si disputano proprio nel Lago del Salto.

Meta di turismo estivo nonché di pesca, la Strada statale 578 e un sistema viario secondario ne percorrono tutto il perimetro rendendo facilmente accessibile buona parte delle sue acque e le numerose insenature vallive che lo caratterizzano. Le colline circostanti prevalentemente boscose, le temperature fortemente mitigate dalla presenza del lago e i suddetti collegamenti viari lo rendono meta frequente di gitanti non solo dal Lazio.

Fonte Wikipedia.

La diga del Salto è una diga situata in provincia di Rieti, nei pressi del comune di Petrella Salto. Sbarra il corso del fiume Salto e dà origine al lago artificiale del Salto, che occupa parte della Valle del Salto all'interno del territorio del Cicolano.

venne costruita dalla Società Terni nel contesto di un'imponente serie di opere idrauliche, finalizzate a risolvere definitivamente la millenaria questione della bonifica della Piana Reatina.

Il piano fu progettato nel 1916 da Guido Rimini, ingegnere capo della provincia di Perugia (di cui all'epoca Rieti faceva parte), e prevedeva la risoluzione del problema non con un maggiore deflusso delle acque, unico approccio esplorato fino ad allora e sin dalla creazione della Cascata delle Marmore, ma attraverso un minore afflusso, contenendo le acque a monte e regolando il flusso dei due principali affluenti del Velino, il Salto e il Turano, con la costruzione di due dighe.[2] Il progetto fu subito accolto favorevolmente, soprattutto per il suo enorme potenziale idroelettrico.

Contemporaneamente si provvedette alla captazione delle acque di un altro affluente del Velino, le sorgenti del Peschiera, tramite la realizzazione dell'acquedotto del Peschiera che oggi è il maggiore acquedotto di Roma e alimenta la centrale idroelettrica di Salisano.
La diga del Salto costituisce con la diga del Turano un sistema idroelettrico unico.

Il lago del Salto infatti è collegato al lago del Turano tramite un canale artificiale lungo 9 km e del diametro di 2,5 metri, scavato nel monte Navegna. Le acque dei due bacini hanno una portata complessiva di 35 m³/s e alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, che riceve le acque tramite una galleria forzata lunga 11,8 km e del diametro di 4 metri.

Fonte Wikipedia.


E’ il bacino artificiale piu’ grande del Lazio. Creato nel 1940 da una imponente diga alta 90 metri il lago dalle coste frastagliatissime occupa la valle dove correva l’omonimo torrente,parallela a quella del Turano dove sorge l’altro invaso artificiale della regione. Conosciuto anche come Lago del B.go S.Pietro dal nome del paese che fu sommerso dalle acque del bacino raggiunge una profondita’ di 90 metri. Si trova pressappoco alla stessa altezza del Lago del Turano (535 mt. s.l.m.) da cui e’ diviso dalle pendici del M.te Navegna ed e’ invece collegato con un canale artificiale di 9 Km circa. Seppur simile al suo vicino il lago del Salto e’ piu’ grande,lungo 10 Km e largo mediamente quasi 1 Km ha un perimetro che si snoda per 57 Km con una varieta’ di paesaggi notevolmente superiore a quella del Turano. Sui suoi lati si aprono continui "fiordi" che occupano quelli che un tempo erano scoscesi dirupi boscosi ora colmati d’acqua a formare angoli ed insenature che non sembrano neanche italiani. La strada si snoda a zig zag tra boschi di querce e castagno,seguendo a volte la riva del lago e a volte traversando con stretti ponticelli le infinite insenature dando sempre il senso di trovarsi in mezzo ad una natura selvaggia e incontaminata .


Cosa vedere
Borgo S.Pietro e gli altri centri che furono sommersi dalle acque e ricostruiti sulle rive, Tiglieto, Fiumata e S. Ippolito non offrono particolari attrattive. Piu’ in alto , sulle ampie pendici soleggiate del M.te Nuria, Petrella Salto e Fiamignano, i maggiori centri della zona sono senz’altro piu’ interessanti. Merita senz’altro una visita il Monastero delle Clarisse che si trovava a B.go S.Pietro con affreschi quattrocenteschi e cinquecenteschi nella cappella rimontata presso la nuova chiesa del paese.

Come arrivarci
Da Rieti si segue la SS578 in direzione appunto Lago del Salto , da Roma invece si puo’ utilizzare l’Autostrada A-24 Roma-L’Aquila uscendo all’uscita Valle del Salto e seguire le indicazioni per Rieti. Da qualsiasi parte la si prenda , la strada offre scorci naturalistici splendidi.


Panorana dalla diga verso valle.

LAGO DEL SALTO-RIETI-LAZIO-ITALIA.
Foto di Frederick Sporchia.
LA DIGA.
LAGO DEL SALTO-RIETI-LAZIO-ITALIA.
Foto di Frederick Sporchia.
Dalla diga...